Il nostro presepe quest′anno è sotto e davanti alla tavola dell′altare. Il coprifuoco del mese di novembre ha costretto il gruppo dei "presepisti" (Pierina, Paola, Pino, Salvatore, Marco, Piero) a cercare una soluzione meno elaborata della grande struttura degli anni precedenti, ma altrettanto significativa e centrale. Le statue grandi realizzate da Cristina, hanno permesso di sfruttare al massimo lo spazio a disposizione. È significativo il rapporto tra il presepe e la tavola eucaristica: nel primo vi è la memoria storica dell′incarnazione del Figlio di Dio e della sua nascita nella grotta di Betlemme (che significa letteralmente "casa del pane"). Sopra, sulla tavola il pane e il vino consacrati nella celebrazione eucaristica rendono possibile il prendere carne e vita del Figlio di Dio, il Cristo Signore Risorto nell′oggi della nostra vita e della vita del mondo! Il Salvatore nato a Betlemme 2020 anni fa, continua a venire incontro alla nostra umanità ferita, con il Pane della Parola e il Pane dell′:Eucaristia, per consolarci, sollevarci, incoraggiarci a camminare con lui sulla via del Vangelo.